“Lui mangia a sazietà, ma disdegna la ciotola dell’acqua e va in giardino a bere da una pozzanghera oppure si “serve” nel sottovaso sul balcone dove è rimasta un po’ d’acqua.”
Sarà capitato a chiunque possieda un gatto:
voi lavate con cura le sue ciotole, ne rifornite una di cibo, l’altra di acqua freschissima appena scesa dal rubinetto di casa.
Lui mangia a sazietà MA EVITA la ciotola dell’acqua e va in giardino a bere da una pozzanghera oppure dal sottovaso sul balcone dove è rimasta un po’ d’acqua piovana.
Tutto ciò in apparenza contrasta con la nostra idea di igiene e con la fama di animale pulitissimo che circonda il gatto, ma è perfettamente normale in un’ottica felina.
L’acqua che scorre negli acquedotti cittadini, infatti, è sempre sottoposta a clorazione e l’odore delle sostanze chimiche utilizzate per disinfettarla LO infastidisce oltremodo;
Ricordiamoci che il nostro amico felino ha un olfatto sensibilissimo.
Per lui in quell’acqua che “puzza” di cloro c’è senz’altro qualcosa che non va.
Ecco perché preferisce dissetarsi in una pozzanghera o da un sottovaso con un avanzo di annaffiatura.
Per ovviare a questo inconveniente, che potrebbe effettivamente causare problemi al gatto a livello intestinale, è sufficiente lasciare l’acqua da destinare al micio a riposare per qualche ora in una brocca o in un altro recipiente scoperto, in modo che l’eccesso di cloro possa evaporare e l’acqua tornare inodore.
Oppure, se avete fretta, potete condividere con il micio di casa la bottiglia dell’acqua minerale (rigorosamente senza bollicine).
E’ sconsigliabile, invece, fare scorta di acqua piovana pensando che sia la più naturale:
infatti, soprattutto in città e particolarmente nei giorni di pioggia preceduti da una lunga siccità o da fenomeni di elevato inquinamento atmosferico, l’acqua che cade dal cielo è carica di sostanze inquinanti che possono nuocere quanto e più dell’acqua sporca di una pozzanghera.
Per lo stesso motivo è bene non urtare la “sensibilità” olfattiva del gatto lavando le sue ciotole con troppo detersivo: ne basta una goccia e il risciacquo deve essere perfetto per togliere ogni traccia di profumo.
Quale acqua dare a un gatto che ha La Struvite?
“Acqua POVERA di sali minerali, aumentando l'assunzione di liquidi da parte del gatto.”
Ci sono diverse strategie tra le principali:
aumentare il numero di ciotole di acqua a disposizione
cambiare l’acqua anche più volte al giorno
posizionare le ciotole lontano dalle lettiere e da dove il gatto mangia
utilizzare ciotole in vetro o ceramica (no plastica e metallo)
riempire le ciotole fino all’orlo
se il gatto ama l’acqua corrente utilizzare le ciotole a fontanella
è possibile fare un brodo leggero di carne e congelarlo nelle vaschette per il ghiaccio. Aggiungere un cubetto nell’acqua, la rinfresca e la insaporisce invogliando il gatto a bere
si può aggiungere acqua nel cibo
si può aggiungere un pizzico di sale al cibo.
Aumentando il consumo di acqua si ottiene una maggiore diluizione dell’urina, cosa che contrasta la formazione di calcoli.
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