Abbiamo chiesto al Dottor Raffaele Bruni, della equipe di AcquaLAB di parlarci dell'importanza della qualità dell'acqua per le nostre piante ornamentali, ma anche e soprattutto per quelle utilizziamo nell'ambito della nostra alimentazione.
"L’acqua è un elemento prezioso ed è indispensabile per la vita sia del regno animale che di quello vegetale.
Ogni pianta è diversa dall’altra e anche il modo di prendersene cura non è per tutte lo stesso. Sicuramente l’acqua è il denominatore comune, tutte le piante ne hanno bisogno per vivere.
Anche se sottoposta a rigidi controlli, in molte zone l’acqua di rubinetto risulta essere particolarmente pesante, ricca di cloro e calcio e non sempre risulta una buona idea annaffiarci le piante.
Se per la nostra acqua potabile preferiamo un’acqua di qualità e priva di cloro (spesso in bottiglia) perché non dare la stessa acqua alle nostre piante?
Consideriamo che negli ambienti naturali da cui provengono, l’acqua arriva loro dal sottosuolo o dalle piogge, generalmente priva di sostanze chimiche; per questo le acque trattate non vanno bene per la loro salute."
Ci pare di capire Dottor Bruni che prima di annaffiare sia fondamentale prendere l’abitudine ad eseguire dei piccoli accorgimenti.
Si è corretto, sarebbe opportuno lasciare l’acqua nell’innaffiatoio per 24 ore prima di usarla sulle piante in modo che gli elementi disciolti tendano a cadere sul fondo. Innaffiare utilizzando solamente tre quarti dell’acqua.
Mescolare i fondi di caffè all’acqua per abbassare il ph rendendo il terriccio più acido.
Usare perlite o torba nel terriccio in quanto con la loro capacità di assorbimento costituiscono un filtro perfetto per l’acqua dura.
Far bollire l’acqua in modo che elementi come il calcare e il cloro, possano depositarsi sui bordi della pentola o evaporare.
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